29 giugno 1866. Lettera: nuova richiesta di parere su legge “Rattazzi” e sollecito al pagamento della quota per la pubblicazione di «buoni libri israelitici»

Archivio Terracini. Fondo Saluzzo. Università Israelitica di Saluzzo. Culto e Cimiteri. Serie 4, fald. 20, fasc. 26.

Percorso: Università Israelitica di Saluzzo

Dati:
mittente: cav. David Levi, Presidente della Commissione esecutiva del Congresso di Ferrara
destinatario: Consiglio di Amministrazione di Saluzzo
oggetto: sollecito ad esprimere parere sulla legge per l’ordinamento delle Università Israelitiche; sollecito all’invio della quota del 1865 per la pubblicazione di «buoni libri israelitici».

La lettera è manoscritta su carta intestata alla Segreteria dell’Università Israelitica di Firenze. Reca la data 29 giugno 1866. Il presidente della Commissione esecutiva, David Levi, scrive al Consiglio d’amministrazione di Saluzzo per render nota l’impasse in cui si è trovato l’organo esecutivo del Congresso nelle riunioni tenutesi il 3 e il 5 giugno. Scrive Levi:

La Commissione Esecutrice del Congresso Israelitico di Ferrara adunatasi in Firenze nei giorni 3.5 Giugno corrente per le deliberazioni occorrenti a compiere il suo mandato, non poté stabilire la linea di condotta da tenere presso il R. Governo e i poteri legislativi, quanto a sostenere la necessità d’esistenza d’una legge ordinatrice delle Università Israelitiche del Regno; e ciò fu cagionato dal silenzio mantenuto da varie Università intorno a quanto le richiamava la mia Circolare del 7 Febbraio passato. […]

Dopo aver notato come Saluzzo sia tra queste, Levi minaccia esplicitamente di rivelare i nomi delle comunità che mostrano scarso interesse per le sorti degli ebrei italiani, se esse non si affretteranno ad inviare un parere sulla questione. Sollecita, inoltre, il pagamento della quota assegnata per l’anno 1865.
Le ragioni del silenzio di Saluzzo sfortunatamente non sono chiare, tanto più se si considera che negli anni precedenti la comunità aveva attivamente contribuito ai lavori della Commissione (si vedano i verbali del 30 settembre 1863 e del 17 gennaio 1865, nonché la lettera del 31 dicembre 1864 del Rabbino E. D. Bachi). Altrettanto poco perspicuo è il caso relativo alla quota di L. 38,38 assegnata per l’anno 1865, che secondo i ripetuti solleciti della Commissione rimane insoluta almeno fino al 6 marzo 1867! Tuttavia, nel verbale del Consiglio di amministrazione della comunità di Saluzzo del 17 gennaio 1865 è esplicitamente affermato che il pagamento è stato già disposto.

Se siano questi i primi sintomi di un diffuso disinteresse di molte comunità – soprattutto di piccole dimensioni – verso le attività della Commissione, forse sentita non più necessaria per la cura dei propri interessi, non è dato sapere con certezza. Cionondimeno, è significativo che Saluzzo sia tra le comunità che non prenderanno parte al Congresso di Firenze del 1867.

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