Settembre 1861. Programma per la sezione degli allievi israeliti del Collegio-Convitto di Saluzzo

Archivio Terracini. Fondo Saluzzo. Università Israelitica di Saluzzo. Culto e cimiteri. Serie 4, fald. 20 fasc. 10

Percorso: Rabbino Beniamino Artom

Il testo è stampato su di un foglio di grande formato e disposto su due colonne. La pubblicazione risale al settembre 1861. Il programma è sottoscritto dal rettore del collegio, Prof. Bartolom(m)eo D. Ortolani, in data 12 settembre 1861 ed approvato dal rabbino Artom il 16 settembre e dal Rabbino Maggiore Olper il 17 settembre.
Il programma qui presentato costituisce un’autentica brochure che pubblicizzava la «sezione degli allievi israeliti» istituita all’interno del Collegio-Convitto di Saluzzo nell’agosto 1860. Questa sezione fu un’interessante innovazione nel sistema scolastico del Regno, unica nel suo genere a detta dei suoi stessi promotori. Essa consentiva ai giovani ebrei italiani di formarsi a fianco dei loro connazionali cattolici senza dover sacrificare l’osservanza dei precetti religiosi. La sezione, infatti, era dotata di cucine separate, che salvaguardavano il rispetto delle prescrizioni alimentari, ed inoltre era garantito il rispetto del Sabato e delle feste. Nei programmi di studio ministeriali erano, poi, integrate le materie religiose, tra le quali lo studio della lingua ebraica.
Artom, nel suo ruolo di rabbino locale, non solo fu uno dei promotori del progetto, ma a lui era affidata la direzione spirituale degli allievi; contribuiva, peraltro, alla selezione di «Institutori Israeliti», incaricati della «quotidiana ed immediata sorveglianza degli allievi [ebrei]» e dell’«adempimento del culto». In quest’ultima parte erano sotto la diretta supervisione del rabbino. Artom sovrintendeva anche la verifica del profitto nello studio della lingua ebraica e nelle materie religiose (storia sacra, nozioni di legge mosaica). L’interesse rivestito da questo documento risiede anche nella miniera d’informazioni che riporta riguardo alla vita scolastica del collegio, come il corredo fornito agli studenti, il vitto, le norme disciplinari e, naturalmente, i programmi di studio.

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