Fra il 2019 e il 2020 la cattedra di Lingua e Letteratura Ebraica dell’Università di Torino ha promosso una ricerca volta a documentare il possesso librario nell’ambito delle comunità e delle famiglie ebraiche piemontesi fra XVI e prima metà del XX secolo. Scopo dello studio – che seguiva un’attività analoga condotta nel 2017 sul patrimonio librario ebraico della Biblioteca Nazionale di Torino, i cui risultati si possono vedere sul portale Libri ebraici a corte – è stato rilevare, mappare e analizzare tutte le fonti atte a documentare la circolazione e più in generale la storia dei libri antichi a stampa della Biblioteca dell’Archivio. Fra le fonti rilevate all’interno di un’ampia e articolata banca dati vi sono note di possesso, censura, prestito, timbri, annotazioni biografiche, antiche segnature, documenti d’archivio collegati ai volumi.

Di particolare interesse, anche nella più ampia prospettiva della circolazione dei libri ebraici in Italia, la sezione delle note di censura, che accresce le nostre conoscenze sull’attività censoria, aggiungendo anche nuovi nomi specificamente legati al Piemonte, e aiuta a collocare i volumi nei loro passaggi fra diverse località.

L’Università di Torino, grata per la messa a disposizione dell’importante materiale librario, ha conferito all’Archivio i risultati della ricerca. La consultazione della banca dati delle note di censura è libera.

Il progetto è stato realizzato da Chiara Pilocane con la supervisione scientifica di Corrado Martone.