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Carte di famiglie e di persone. Versamento al 2009, Fondo Hirsch (dono Enrico Hirsch), FH 2

Non sappiamo esattamente quando e perché Simon Hirsch, di professione ottico, decise di lasciare il Dipartimento dell’Alto Reno per raggiungere con la famiglia il Piemonte sabaudo. I documenti del suo piccolo ma preziosissimo fondo conservato all’Archivio Terracini lo collocano ancora in Oberhagenthal, oggi Hagenthal-le-Haut, nell’ottobre 1858 e già in Casale Monferrato nel marzo 1860, quando Simon, ormai “naturalizzato” e diventato Simone, prese in affitto un negozio in città. I muri, nella Contrada di Porta Genova, erano di proprietà di Giuseppe Raffael Luzzati, il quale affittava a Simon/Simone e al fratello Samuele per tre anni, automaticamente rinnovati salvo l’invio di una “semplice lettera missiva” entro i sei mesi prima della scadenza del contratto (fig. 1, Scrittura privata con cui Giuseppe Raffael Luzzati dà in affitto una bottega in Casale Monferrato ai fratelli Samuele e Simone Hirsch). Del fratello Samuele altra menzione non si trova. Viceversa, le carte conservano il nome della moglie di Simon, Babette Hecht, e di tre figlie femmine, Caroline, Rosalie e Pauline. Oltre ai certificati di nascita che Simon aveva portato con sé per entrare in Piemonte, di Caroline e di Rosalie restano anche, a dimostrare che alcuni argomenti erano di attualità allora come ora, i certificati di vaccinazione, che erano stati emessi dal Dipartimento dell’Alto Reno e che il padre aveva dovuto produrre a Casale (fig. 2: Certificato di vaccinazione rilasciato dal Dipartimento dell’Alto Reno a Rosalie Hirsch, figlia di Simon e di Babette Hecht, 1845). Simon morì, come da dichiarazione rilasciata all’Ufficio di Stato Civile da due negozianti casalesi, Salvador Tedeschi ed Ezechiele Treves, il 14 febbraio 1872, a sessant’anni. Nella dichiarazione, risulta ancora formalmente domiciliato nel Dipartimento del Basso Reno, dove probabilmente aveva fatto tappa nella sua discesa dall’Alsazia, o dove aveva pure delle attività. Ma il futuro dei suoi discendenti era ormai in Piemonte, il che significa, da pochi anni a quella parte, in Italia. Il figlio maschio Isidoro frequentò le scuole a Casale e poi sposò Marianna (o Marietta) De Bendetti, di Abram Jacob e di Giuditta Ottolenghi, unendo le sue sorti a quelle di due famiglie fra le più lungamente e solidamente radicate in Piemonte.

Chiara Pilocane